
Ai concetti, spesso, ci si arriva per paradossi. Toccando il contrario di qualcosa si giunge, quasi per miracolo, a toccare il cuore di un problema, l’anima di un concetto. Così, percorrendo vie tortuose, l’insignificanza si rivela ai nostri occhi come piena significanza. Ma come?
È immagine comune pensare che cercare un perché di ogni avvenimento che ci accade sia l’essenza dell’esistenza. Eppure, aspettarsi di trovarla in ogni sua parte, trovare un senso preciso ad ogni cosa, ne è la negazione. La ricerca del senso e l’accettazione insieme di tutto quel grumo di insignificanza che la avvolge è forse l’unica modalità di piena esistenza, che non umili il quotidiano e quel mare magnum su cui galleggiano le poche navi che hanno preso infine il largo e sanno esattamente dove sono dirette.
Tra le tante favole che il ragionier Bianchi, di Varese, rappresentante di commercio che per lavoro è fuori casa sei…
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