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Food citizenship, esigenze e consapevolezze nella scelta alimentare contemporanea

In Uncategorized on 30 June 2016 at 7:14 PM

Maria Elena Latino

Maria Elena Latino

 

Siamo ciò che mangiamo – Feuerbach, 1862

Il legame tra l’uomo e il cibo è antico e fonda le sue radici in aspetti culturali e multidisciplinari. Sebbene potrebbe sembrare superficiale racchiudere tali aspetti in un’unica frase, è essenziale riconoscere come la scelta alimentare sia elemento cardine del vissuto sociale quotidiano.

I consumi alimentari sono soggetti a cambiamenti per effetto di diverse variabili di natura economica, sociale e culturale (Cerosimo, 2011). Se nei primi anni della recessione (2007-2009), l’indisponibilità finanziaria ha portato il consumatore ad una contrazione della spesa alimentare con la scelta di alimenti essenziali, low cost e di scarsa qualità (Trafiletti, 2011), si registra negli ultimi anni un’importante inversione di tendenza: una crescente fascia di consumatori sceglie prodotti genuini presso mercati locali. Nel 2013 il 67% degli acquisti agroalimentari italiani avviene nei “farmers market” con un tasso di crescita del 25% rispetto all’anno precedente (Coldiretti, 2014).

Si assiste dunque, alla diffusione della “Food citizenship”, una serie di comportamenti legati al cibo che supportano, promuovono e scelgono lo sviluppo di un sistema cibo democratico e sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale (Wilkins, 2005).

Le informazioni di cui il cliente ha bisogno derivano da esigenze personali come ad esempio problemi di salute, scelte etiche o ambientali (Reiche et al., 2012). La complessità del settore alimentare e la varietà dei prodotti offerti, sollevano incertezze per i consumatori.

Quali sviluppi dunque aspettarsi in un contesto in cui la consapevolezza alimentare cresce? Il consumatore necessita di maggiori informazioni grazie alle quali assicurarsi che le scelte alimentari compiute risultino in linea con i propri valori personali (benessere degli animali, commercio equo-solidale, sfruttamento del lavoro, impatto ambientale, benessere e salute, ecc.). L’approccio all’etichetta classico ,“clean labeling” (Hillmann, 2010), ha necessità di evolvere abbracciando al suo interno concetti di trasparenza ed eticità.

 

References

Cersosimo, D. (2011). I consumi alimentari: evoluzione strutturale, nuove tendenze, risposte alla crisi. Edizioni Tellus, Roma.

Feuerbach, L. (1862). Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia.

Hillman, J. (2010). Reformulation key for consumer appeal into the next decade. Food Rev, 37(1), 14-16.

http://www.coldiretti.it/News/Pagine/151––-1-Marzo-2014.aspx

Reiche, R., Lehmann, R. J., Schiefer, G., & und Informationsmanagement, O. (2012). Visions for creating food awareness with future internet technologies. In GIL Jahrestagung (pp. 243-246).

Wilkins, J. L. (2005). Eating right here: Moving from consumer to food citizen. Agriculture and human values, 22(3), 269-273.

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Maria Elena Latino. Laureata con lode in Ingegneria Gestionale presso l’Università del Salento nel 2010. Ha conseguito un master in addestramento alla ricerca interdisciplinare nel settore aeronautica nel 2012. Ricercatrice presso il cPDM Lab del Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento dal 2012. La sua attività di ricerca è caratterizzata da un approccio multidisciplinare e riguarda i temi della tracciabilità agroalimentare, tecnologie applicate al settore marino e dell’acquacoltura, lo sviluppo di nuovo prodotto, il Product Lifecycle Management, la modellazione e simulazione dei processi di business, Technical Knowledge Management e l’Entrepreneurship. Associata di Naica SC. Dal 2013 si occupa delle seguenti attività: fundraising, project management, Business Process Management and Reengineering, Business Plan, Business Model, analisi di mercato e analisi finanziarie.

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